Gli incurvamenti del pene possono essere congeniti o acquisiti. Quelli congeniti possono essere distinti a loro volta in un gruppo con interessamento dell'uretra ed in un altro senza interessamento dell'uretra . Nel primo gruppo la più frequente associazione malformativa si ha con la brevità congenita dell'uretra, (con meato in sede, con ipo o epispadia) associate o meno alla presenza di corde fibrose pericavernose oppure ad ipoplasia segmentaria dell'albuginea. Nei casi con "uretra corta" coesistono quasi sempre corde fibrose inter e pericavernose ed intraspongiocavernose.
Deformazione da IPP
Gli incurvamenti acquisiti possono derivare da Induratio Penis Plastica (IPP), da infiammazioni del tessuto cavernoso, da traumi locali o iatrogenica, cioè come postumi di interventi chirurgici di interventi sul pene (uretroplastiche, esiti di chirurgia per induratio penis plastica ecc.).
Il pene può avere una curvatura in qualsiasi direzione, verso l’alto, il basso, i lati. Qualche volta la curvatura può essere più complessa con rotazioni assiali. L’angolo di curvatura può essere più o meno accentuato ed essere ad angolo acuto oppure ad arco. Il paziente giunge generalmente all'osservazione del medico o dopo aver constatato tale situazione patologica in occasione dello sviluppo sessuale oppure è lo specialista a fare la diagnosi di Recurvatum in un paziente che lamenta, nella maggior parte dei casi problemi di erezione o difficoltà nella penetrazione. Infatti le curvature sia congenite che acquisite del pene si associano a disturbi erettili dovuti ad una sindrome di fuga venosa oppure a difficoltà meccaniche nel coito che riguardano anche la patner che può lamentare dolore e quindi obbligare a determinate posizioni durante la penetrazione. L'ispezione e la palpazione permettono di diagnosticare eventuali malformazioni o patologie associate; per quanto riguarda la diagnostica strumentale, l'autofoto ha rappresentato sino a poco tempo fa l'elemento diagnostico fondamentale, ovviamente con i limiti che tale metodica comporta nella determinazione dell'angolo del recurvatum e del suo giusto orientamento. Attualmente si ricorre alla induzione dell'erezione con farmaco-infusione intracavernose di sostanze vasoattive (Prostaglandine); in tal modo, ambulatoriamente, tramite fotografia, si ha un'accurata misurazione del raggio della curvatura e degli angoli, sia dell'asse penieno che dei rapporti tra questo ed i piani frontale e sagittale.
Tecnica chirurgica originale
L’intervento chirurgico viene da noi eseguito in regime di day-hospital, cioè con un solo giorno di degenza ed in anestesia loco-regionale. Dopo avere effettuato un’incisione circolare sub-coronale (sottoglandulare), il pene viene completamente "deguantato" e si induce l’erezione infondendo soluzione fisiologica per valutare estemporaneamente la curvatura e si procede alla sua correzione mediante l’asportazione di piccole ellissi di albuginea (la membranna che delimita i corpi cavernosi) dalla parte convessa e successiva sutura dei margini della "corporotomia".
Dopo un emostasi accurata viene suturata, con materiale assorbibile, la cute e viene fatta una medicazione elasto-compressiva. Il paziente dopo due-tre ore può essere dimesso.
I rapporti possono essere ripresi dopo qualche settimana dall’intervento.